Et promettendomi molto della solita sua amorevolezza, resto con offerirmele paratissimo in ogni conto, et di cuore me le raccomando.
Di Firenze, li XII 7mbre 1609.
Di V. S. molto M.ca et Ecc.teS.r Galileo Galilei.
Aff.to per ser.laDon Ant.o Medici.
Fuori: Al molto Mag.co et Ecc.te Sig.rIl Sig.r Galileo Galilei.
Padova.
239*.
GIO. BATTISTA STROZZI a GALILEO in Padova.
Firenze, 19 settembre 1609.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI, car. 108. - Autografa la firma.
Ill. et Ecc.mo Sig.r mio,
Sono stato in dubbio se io scrivevo a V. S. o no: movevami il desiderio che io havevo di rallegrarmi seco; ritenevami l'immaginarmi di vederla occupatissima. Finalmente ha prevalso il parermi mio debito il darle conto, come l'altra mattina, trovandomi intorno alla tavola di queste Altezze, il Gran Duca mi favorė di(485) voler che io sentissi la lettera che ella gl'haveva scritto, e 'l nostro Ciampoli ne fu il lettore, maravigliandosi ogn'un grandemente del mirabile effetto del suo desiderabilissimo occhiale. Io per me dissi, che se io non havessi prima che hora saputo che 'l Donatore d'ogni bene l'ha di sopr'humano ingegno dotata, me ne maraviglierei molto pių; e quel che io soggiunsi in sua lode, non comporta che io lo dica la modestia, che non si scompagna mai dall'altre virtų che in lei sommamente risplendono. Bacio a V. S. con tutto l'affetto la mano, insieme col Ciampoli, palidetto alquanto per lo studiar troppo. Prego il Signore Iddio che lungamente la conservi, perchč il suo valore possa al mondo far di questi giovamenti, e accrescer tanto pių fama a lei.
| |
Firenze Galileo Galilei Ant Medici Galileo Galilei Padova Altezze Gran Duca Ciampoli Donatore Ciampoli Signore Iddio
|