Di Firenze, il dì 19 di 7mbre 1609.
Di V. S. Ill.
Serv.re Aff.moG.ta Strozzi.
Fuori: All'Ill. et Ecc.mo Sig.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Padova.
240*.
ENEA PICCOLOMINI ARAGONA a GALILEO in Padova.
Firenze, 19 settembre 1609.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VII, car. 101. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r Mio Oss.mo
La lettera di V. S. mi è stata di sommo contento; et havendo riferto a S. A. S.ma quanto la mi scrive sopra l'occhiale, e gl'honori ricevuti costà, ha mostrato sentirlo con tanto piacere, che niente più, et ha fatto conoscere a tutti l'affettione che porta a V. S. e la stima che fa di lei. E circa il cavallo, tengo per fermo la ne sarà compiaciuta, poi che S. A. mostra gran desiderio di far cosa che sia in commodo di V. S.
Gli si mandano i cristalli conforme all'avviso suo; e se la desidera far cosa grata a questa Altezza, procuri che l'occhiale sia fatto quanto prima, perchè è da lei molto desiderato.
Io poi, mi pare di possermi lamentare di lei, perchè, non comandandomi nulla, stimo che la non mi tenga per quello buono amico e servitore che le sono, e tanto desideroso de' suoi comandamenti. Ma si assicuri pure, che se bene la fa così poco capitale di me e del S.r padre, quale tanto stima et honora V. S., con tutto ciò (come nell'altra mia le scrissi) son rissoluto questo inverno transferirmi fin da lei, per participare anch'io della sua dolce conversatione. Starò bene spettando in tanto, la mi dia occasione che io mi possa impiegare in servir V. S.: alla quale, pregando intera e presta sanità, bacio le mani, come fa il S.r padre.
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