Padoa(487).
247.
GALILEO a BELISARIO VINTA in Firenze.
Padova, 30 ottobre 1609.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IV, car. 39 - Autografa
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Ill.mo Sig.re et Pad.ne Col.mo
Subito giunto a Padova, usai ogni diligenza per trovare l'Efemeride desiderate da V. S. Ill.ma, et non si ritrovando in queste librerie, commessi la medesima inquisizione in Venezia, ma parimente invano; onde ne ho scritto in Germania, di dove le haverò indubitatamente. Intanto invio a V. S. Ill.ma le mie, acciò non resti più lungamente senza; nè io ne ricevo incomodo alcuno, essendo per un pezzo occupato in altri studii.
Io sono in necessità di dare un poco di briga a V. S. Ill.ma, et questo per aiutare un povero huomo, mio servitore di molti anni, il quale circa 3 anni sono prestò da 300 scudi, che soli possedeva al mondo, ad alcuni gentil'huomini Pollacchi; li quali, sendo molti mesi fa ritornati alla patria, non pure non hanno rimandato il debito, ma nè anco hanno mai risposto a pur una delle molte lettere che se gli sono scritte in questo proposito. Hora io supplico V. S. Ill.ma che voglia restar servita di pregare alcuno di quei segretarii di Corte o altro amico suo, che sia contento di abboccarsi con questi gentil'huomini et procurare d'intender l'animo loro, et per qual causa non rispondono non solamente all'obligazione, ma nè anco alle lettere, acciò si possa poi pigliar qualche resoluzione et modo di esser satisfatti; ben che io credo che detti signori, quando vegghino che, bisognando, si haveranno de i più potenti mezi, non aspetteranno di far, violentati, quello che la coscienza gli doveria far fare spontaneamente.
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