Il nome di questo creditore, mio servitore, č Alessandro Piersanti, et i debitori sono Giovanni Liczko di Rijglice et un suo fratello, benissimo conosciuti da i Montelupi(488). Io supplico di nuovo V. S. Ill.ma a metterci un poco della sua autoritā et del suo favore, assicurandola che farā grandissima opera di caritā sollevando questo pover'uomo, che non ha altro al mondo, et essendo indisposto di infirmitā incurabile, č da me mantenuto, acciō non muoia di necessitā: et io gliene terrō obligo perpetuo. Che sarā per fine di questa, con pregarla a ricordarmi all'occasione humilissimo servo a coteste Altezze Ser.e: et a V. S. Ill.ma con ogni reverenza bacio le mani, et dal Signore Dio gli prego somma felicitā.
Di Pad.a, li 30 di 8bre 1609.
Di V. S. Ill.maSer.re Oblig.mo
Galileo Galilei.
Fuori: All'Ill.mo Sig.re et Pad.ne Col.moIl S. C. Belisario Vinta.
Con un libro.
Firenze.
248**.
GIOVANNI BARTOLI a [BELISARIO VINTA in Firenze].
Venezia, 31 ottobre 1609.
Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea 3001, n.° 73. - Autografa.
.... Inviai con le passate uno delli cannoni, tenuti qua per tanto buoni, quanto che sono fabrica del Franzese, nč so come riuscirā, perchč i buoni sento che vengono di Fiandra, o sono fatti dal Galilei; nč io l'havrei preso, se la S. V. Ill.ma non me lo havesse espressamente commandato con pių lettere. Et di questi altri che fanno diversi maestri, se ne trovano, et forse migliori di cotesto; ma io, quanto a me, nč da cotesto nč da questi cavo troppa sodisfattione....
249*.
| |
Alessandro Piersanti Giovanni Liczko Rijglice Montelupi Altezze Ser Signore Dio Oblig Galilei Belisario Vinta Firenze Stato Firenze Medicea Franzese Fiandra Galilei
|