Stampato che sia questo trattato, che in forma di avviso mando a tutti i filosofì et matematici, ne manderò una copia al Ser.mo G. D., insieme con un occhiale eccellente, da poter riscontrare tutte queste verità. Intanto supplico V. S. Ill.ma che con oportuna occasione faccia in mio nome humilissima reverenza a tutte loro Altezze; et a lei con ogni devozione bacio le mani, et nella sua grazia mi raccomando.
Di Venezia, li 30 di Gen.o 1610.
Di V. S. Ill.maSer.re Oblig.mo
Galileo Galilei.
263.
BELISARIO VINTA a GALILEO in Padova.
Firenze, 6 febbraio 1610.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI, car. 94. - Autografa la sottoscrizione.
Ill. et molto Ecc.te S.r mio Oss.mo
Per conto di quel credito di Alessandro Pier Santi, servitore di V. S. scrivo hoggi di nuovo, acciò ne venga quanto prima qualche risposta; et non lascerò mai di servirla con ogn'amore et prontezza in tutto quello che potrò.
L'avviso ch'ella mi ha dato delle sue nuove stupende et memorande osservationi, mi è parso tanto mirabile et degno delle orecchie(582) de' Ser.mi Padroni, che subito ch'io ricevetti la lettera, la lessi a lor Altezze, le quali, rimaste oltre modo stupefatte di questa nuova prova del suo quasi sopranaturale ingegno, sono entrate in eccessivo desiderio di veder quanto prima dette osservationi et l'altro occhiale più eccellente: et però V. S. le manderà subito che saranne finite di stampare, et doverà poi anche piacere ad ogn'uno che per modo di avviso ella le habbia indirizzate a tutti i filosofi et mathematici; et io ancora, se bene ho poco tempo di levar gli occhi dalle scritture di segreteria, vederei volentieri opera così rara.
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