Di V. R.za etc.
271.
GALILEO a [BELISARIO VENTA in Firenze].
Venezia, 13 marzo 1610.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. V, car. 27. - Autografa.
Ill.mo Sig.re et Pad.ne Col.mo
Non prima che oggi, et ben tardi, si è potuto havere alcuna copia del mio Avviso Astronomico(602), tal che non ci è tempo da poterne far legare uno per S. A. S., ma sarà forza che io indugi alla settimana ventura; oltre che mi bisogna tornare a Padova per poter inviar l'occhiale insieme con l'opera; perchè, sperando di essere spedito sin quattro giorni sono et di haver tempo di tornare a Padova et inviare il tutto di là, mi son lasciato traportare avanti. Tutta via non ho voluto mancare di inviarne una copia a V. S. Ill.ma, così sciolta et ancora bagnata, per ogni buon rispetto.
Io non so quanto sia per succeder facilmente al S. G. D. et a quei signori di Corte il poter trovare i quattro nuovi pianeti, li quali sono intorno alla stella di Giove et con lui in 12 anni si volgono intorno al sole, ma intanto con moti velocissimi si aggirano intorno al medesimo Giove, sì che il più lento di loro fa il suo corso in giorni 15 in circa. Non so, dico, quanto facilmente saranno ritrovati, se ben manderò il mio medesimo occhiale eccellentissimo, col quale gli ho osservati; perchè a chi non è ben pratico ci vuole sul principio gran pazienza, non havendo chi aggiusti lo strumento et ben lo fermi et stabilisca. Però in tal caso, quando paresse a V. S. Ill.ma che per abondare in cautela io mi trasferissi sin costà in queste vacanze della settimana Santa, che sono 23 o 24 giorni, io lo farei: tutta via mi rimetto al suo consiglio.
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