E poichè la dà piena facultà che questo si mostri, si farà vedere a tutti quelli che fanno professione d'intendere qualcosa, acciò credino alla propria vista, se però non saranno abbagliati dall'ostinatione.
Io poi sto con molto desiderio di havere uno de' suoi libri, desiderando anch'io di partecipare di queste nuove cose, recandomi a gran ventura mia che cose tali sieno state ritrovate(645) da un tanto patrone e amico mio.
Il Sig.r padre gli rende duplicati saluti, e desidera V. S. gli dia occasione che li possa mostrare il desiderio che ha di servirla, come faccio ancora io. E pregandoli il colmo de' contenti, li bacio le mani.
Di Pisa, li 27 di Marzo 1610.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.r Galileo Galilei.
Ser.r Aff.moEnea Piccolomini Arag.na
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Padova.
282.
ALESSANDRO SERTINI a GALILEO in Padova.
Firenze, 27 marzo 1610.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI, car. 43. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio,
Iermattina, arrivando in Mercato Nuovo, mi si fece innanzi il Sig.r Filippo Mannelli, dicendomi che 'l Sig.r Piero, suo fratello, gli scriveva, che 'l procaccio di Venezia mi recava uno scatolino da parte di V. S. Questa cosa si divulgò in maniera, che io non mi poteva difendere dalle persone, che volevan sapere che cosa era, pensando che fosse un occhiale; e quando si è saputo ch'egl'era il libro, non è cessata la curiosità, massime negl'huomini di lettere, e credo che 'l Sig.r D. Antonio(646) harà che fare a mostrarlo.
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