Al serv.o di V. S.
Il Car.l Conti.
Fuori: All'Ill.re et molto Ecc.te S.reIl S.r Galileo Galilei.
Padua.
290.
MICHELANGELO GALILEI a GALILEO [in Padova].
Monaco, 14 aprile 1610.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI. car. 191. - Autografa.
Car.mo et Honor.do S.r Fratello,
Il venardì Santo passato, che fummo a li 9 del presente, ricevei la vostra gratissima insieme con i libri, quali l'istesso giorno feci legare, con pensiero di volerli presentare a li Ser.mi Patrone et Elettore; ma sendo tanto il mio Patrone intento(655) a l'orationi, fui consigliato a indugiare al lunedì dopo la Pasqua, poi che S. A. in quei giorni Santi forse non haveria applicato l'animo a tal cose: sì che accettai il consiglio. Ieri venne il Ser.mo Elettore da Fraising, che è una città appartenente a lui; et così trovandosi questi principi insieme, mi si aperse comodissima occasione di presentare detti libri, sì come feci. Subbito dopo che ebbono desinato, mi messi nel'anticamera del Ser.mo Elettore aspettare le loro Altezze; quale venute, mi feci avanti, et ebbi una gratissima audienzia, et furno ricevuti i libri con somma benignità da quelle Altezze, replicandomi il mio Patrone più volte, che li era tal cosa gratissima et che l'occhiale li sarà altretanto più grato: et questo non è stato poco, sentir questo dal mio Patrone, poichè è un principe di poche parole; et vi assicuro, se l'occhiale riuscirà di sodisfazione di S. A., come non dubito, ne riceverete non(656) piccolo segno di gratitudine. Basta; S. A. aspetta l'occhiale con gran desiderio.
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