Ho dimandato a chi scriveva questa lettera. Mi ha risposto che S. Altezza gli haveva dato ordine di ricercare il S.r Magino della sua openione, et che il Magino ha risposto questo a S. Altezza. Io non ho potuto contenermi di dire che questa non era altro che una mera invidia, perchè biasimano l'opra senza havere visto lo stromento; et che già il pronostico del Chepplero comminciava a riuscire, perchè dispiace al Magino che altri gli metta il piè avanti, tanto più nella sua patria propria; chè se altrove fosse seguito, meno gli brusciarebbe. Exigua est virtus, quae caret invidia. V. S. non dubiti che ella haverà séguito di qua, oltre che la verità ha da confondere gli emoli.
V. S. intanto ha d'havere singolare obligo al S.r Ambasciatore di Toscana, comune padrone, perchè non tralascia cosa veruna per difesa dell'honore di V. S.; et già ha lavata la testa a più di due di questi nostri Italiani, medichetti di merda, che non sanno se sono vivi.
Di nuovo non posso dire altro, se non che questi Principi comminciano a comparire, essendo gionto hor hora Magonza(722),et non hieri l'altro Colonia et il Landgravio Lodovico di Hessia, et alcuni giorni il Duca di Brunsvich; domani, Sassonia. Baviera non voleva venire, ma intendo che gli hanno spedito un corriero perchè venga. S'aspetta anco domani Massimiliano, et poi Ferdinando. Avvisarò poi dell'assemblea et le risolutioni di essa, se bene si dubita che non si concluderà nulla, overo se si concluderà, non si eseguirà. Con che fine le bacio la mani.
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