Di Praga, questo dì 28 di Aprile 1610.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma[vedi figura 303.gif]
Una riverenza alli molto Rev.diMaestri Pavolo et Fulgentio(723).
Poscritta. Caro Sig.r, mi favorisca d'intendere del S.r Ottavio Pamfilio, perchè gli vorrei scrivere. Aspetteremo con desiderio la sua risposta alle considerationi del Chepplero(724), mandatele dall'Ambasciatore di Toscana. Non ardisco domandarle uno de' suoi libretti, non havendo con lei alcuno merito. V. S. potrà mandare sotto al plico della Sig.ria due righe della ricevuta delle mie, indrizzandola al S.r Marcant.o Patavino(725), Secretario di Venetia in Praga, mio amico vecchio; et s'ella non havesse tempo di scrivere, basterà accennarlo nella lettera che ella scriverà al sudetto Ambasciatore di Toscana.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss. moIl S.r Gallileo Gallilei, Matematico di
Padova.
304*
ALFONSO FONTANELLI a [ATTILIO RUGGERI in Modena].
[Firenze, aprile (?) 1610].
Arch. di Stato in Modena. Cancelleria. Dispacci Ambasciatori Estensi a Firenze, B.a XLIV. - Autografa. Un'annotazione d'archivio dice: "Fu ritrovata questa poscritta, così scompagnata, fra lettere ch'erano tutte dell'anno 1610"; e sul di fuori del foglio si legge: "Del Co. Alfonso Fontanelli. Occhiali".
Dopo scritto. Non può esser che costì non s'habbia notitia dell'inventione dell'occhiale trovata in Fiandra, co 'l quale si vede di lontano parecchie miglia e si distinguono molte cose che senza quell'instrumento non si vederebbono; ma non so già se cotesti principi n'habbiano.
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