Ser.re Oblig.moGalileo Galilei.
311.
BELISARIO VINTA a GALILEO in Padova.
Firenze, 22 maggio 1610.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI, car. 53. - Autografa la sottoscrizione.
Ill.re et molto Ecc.te S.r mio Oss.mo
Ho ricevuto tutte le lettere di V. S.; et havendole lette tutte a i Ser.mi Padroni, n'hanno preso infinito gusto, et massimamente dell'ultima, poi che tutti li litterati et intendenti, et anche quelli che prima l'intendevano contro l'opinione di lei, sono stati persuasi et convinti dalle ben fondate deduttioni, ragioni et osservationi della S. V. Et quanto al volerla i Ser.mi Padroni qua, con darle quella honorata provisione, ch'io l'accennai, et tanto virtuoso otio che ella possa finire i suoi studii et perfettionare tutte quelle opere et darle in luce al mondo, per publico benefitio, sotto l'auspicio et nome di questo grande et Ser.mo Principe, ne sono molto bene l'Altezze loro risolute, et me ne hanno data la parola, et penseranno ancora a un titolo honoratissimo per lei, et senza effettivo obbligo d'havere a leggere in Pisa, assai conforme alla dichiaratione che V. S. me ne fa; et con le prime lettere, sì come saranno ben discussi tutti i termini et articoli per darle ogni maggior sodisfattione, così io gliene potrò dare molto determinato et stabilito avviso: et mentre che io tratto il gusto, servitio et gloria del mio Signore, sono et sarò anche del continuo procuratore del contento, honore et utile della S. V. Et m'hanno detto i Ser.mi Padroni che faranno rimettere a V. S. dugento scudi in Venetia, per aiutarla nella spesa degl'occhiali et della stampa: et in Corte Cesarea, in Inghilterra, in Francia et in Spagna si è scritto che, mandando V. S. là occhiali o libri, ricevino et essequischino tutto quello che con sue lettere ordinerà loro la S. V., come glie ne scrivesse il Gran Duca medesimo.
| |
Oblig Galilei Padova Padroni Padroni Principe Altezze Pisa Padroni Venetia Corte Cesarea Inghilterra Francia Spagna Gran Duca
|