Da questo, e più dalla natura istessa del fatto, può comprendere V. S. Ill.ma la sua grandezza: et però nelle occasioni, che oportunamente se gli presenteranno, la prego ad operare che S. A. S. non ritardi il volo alla fama col dimostrarsi ambigua in quello che pur col proprio senso ha più volte veduto, et che la fortuna ha riserbato a lui solo et spogliatone ogn'altro; perchè hor mai comincio ad esser certo che non si troveranno altri pianeti, havendo con diligenza fatte moltissime osservazioni et inquisizioni.
Sono stato prolisso soverchiamente con V. S. Ill.ma: ne incolpi l'immensa devozione mia verso il Ser.mo nostro Signore, al quale per suo mezo humilmente m'inchino; et a lei con ogni reverenza bacio le mani, et insieme a i SS.i suoi figliuoli et miei singolarissimi padroni. Il Signore li conceda quanto desidera.
Di Pad.a, li 25 di Giugno 1610.
Di V. S. Ill.maSer.re Oblig.mo
Galileo Galilei.
340*.
SCIPIONE BORGHESE a GALILEO in Padova.
Roma, 26 giugno 1610.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIV, car. 33. - Autografa la firma.
Molto Mag.co S.re
M'ha causato desiderio et curiosità d'haver uno degli occhiali inventati da V. S. l'haver intese, et in parte vedute, le sue mirabili operationi: onde può assicurarsi che mi sia stato sopra modo caro quello ch'in suo nome m'ha presentato il S.r Andrea Labia(787), il quale devrà farle anco fede della stima ch'io fo delle virtù di V. S., et della particolare volontà ch'io ho di farle piacere, sì come dall'opere stesse ne sarà meglio certificata nelle occasioni di suo servitio.
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Giugno Oblig Galilei Padova Andrea Labia
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