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      Et de his hactenus.
      Il Sig.r Buonarruoti le bacia le mani e le manda l'alligata composizione(831), pregandola che vuoglia migliorarla dove le paia che ne sia capace, e che le piaccia aggradire la buona volontà di servirla. Credo, anzi son certo, che le piacerà. E perchè V. S. disse di volere stampare, ogn'uno ne ha paura, ed egli ancora non vorrebbe il suo nome in istampa, ma come il Sig.r Piero de' Bardi(832), havendosi a stampare, si contenterebbe che si dicesse: dell'Impastato, Accademico della Crusca.
      V. S. non mi ha mai detto cosa alcuna dello stampare: forse vuole indugiare, per vedere quello che hanno in corpo tutti questi che scrivono o vogliono scrivere, per poter rispondere a tutti ad un tratto; e mi piace, sì per la minor briga, non havendo a fare tanti trattati o leggende, ma una sola, sì ancora perchè V. S. può rispondere a tutti senza menzionar nissuno, e non entrare in altro che ne' meri termini della cosa, il che a me piace estremamente, e credo che sia la vera.
      V. S. harà havuto un sonetto del Sig.r Niccolo Arrighetti(833), che io l'inviai la settimana passata: credo le sarà piaciuto. Non ho visto ancora il padre Claudio(834): non mancherò farle i ringraziamenti. Qua è rinfrescato assai, e se così fossi seguito costà, l'aspetterei di certo; se no, piova quanto prima, perchè una volta co' l bicchiere in mano leviamo un gran croscio di risa contro l'invidia delli ignoranti e maligni e le loro coglionerie.
      Il Sig.r Andrea(835) va facendo, e dice che non sa perchè Venere abbia eletto il suo cervello per campo da combattere contro Apollo, poichè appena mancato un rigiro, ne vien un altro: ma le stanze si finiranno in ogni modo.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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