Verum spero, te quoque contra eum mutum non futurum. Sed de his iam satis: proxime plura....
388*.
GIO. ANTONIO MAGINI a [SPINELLO BENCI in Mantova].
Bologna, 8 settembre 1610.
Arch. Gonzaga in Mantova. Rubrica Bologna E. XXX. 3. - Autografa.
.... Ho saputo che in Padova tutti mi desiderano a quella lettura; e sono stato invitato da amici a lasciarmi intendere che trattino destramente per me con i SS. Riformatori dello Studio di Padova, che sono tre nobili Venetiani primarii, e ch'io gli dica le condittioni ch'io ricerco: ma havendo io questa pena da partirmi(869), vado molto riservato, per non sdegnare i SS.ri Bolognesi. E ho havuto anco dalli amici che m'hanno raccordato che ci è una legge del Cardinale Morone, fatta qui a Bologna, che nelle conventioni non si può astringere alcuno a pena di denari; e nella mia ricondotta par che dal canto dei SS.ri Bolognesi ci sia poca sincerità, volendomi obligare con pena, perchè vengono in questo modo a dichiararsi che conoscono di non mi pagare quanto io merito, e che temendo che altri mi paghino meglio e più giustamente, non gli sia levato dalle mani. Veda, di gratia, V. S.: io ho servito questo publico a quest'hora 22 anni, et fui condotto da principio con stipendio solamente di 250 scudi, perch'io m'ero rimesso alla discrettione loro, et così sono andato ricevendo a poco a poco tenui accrescimenti sino alla somma di 500 scudi: e pure in altri Studii altri mathematici sono pagati meglio; perchè ultimamente il Signor Galilei ottenne da' Venetiani mille fiorini, e al presente è condotto dal Gran Duca con mille e dugento scudi in vita; e pure so io in coscienza mia di non essergli punto inferiore, ma più tosto di avanzarlo d'avantaggio.
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