Qui humilissimo me gl'inchino, et dal Signore Dio gli prego il colmo di felicità.
Di Firenze, li 18 di 7bre 1610.
Di V. E. Ill.maHum.mo et Dev.mo Ser.re
Galileo Galilei.
394**.
MATTEO BOTTI a BELISARIO VINTA in Firenze.
Parigi, 19 settembre 1610.
Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea 4624, car. 130. - Autografa la sottoscrizione.
.... Sua Maestà(873) mi ha confessato, discorrendo con me, come fa spesso lungamente,.... che sia venuto l'occhiale del Galilei, seben mostra poco più degl'altri....
395*.
LORENZO PIGNORIA a PAOLO GUALDO in Vicenza.
Padova, 19 settembre 1610.
Bibl. Marc. in Venezia. Cod. LXVI della Cl. X It., car. 108. - Autografa.
.... E V. S. non mi dà nova alcuna del suo occhiale, portato costà? Di gratia, non invidii la gloria sua al S.r Galileo; ch'io non posso credere che non habbia dato a lei cosa se non perfetta....
396*.
LUCA VALERIO a GALILEO [in Firenze].
Roma, 24 settembre 1610.
Raccolta Lozzi in Roma - Autografa.
Molto Illustre et Ecc.mo Signor mio Oss.mo
Grande allegrezza m'ha data otto dì fa il Sig. Cigoli, havendomi letta la lettera di V. S., intendendo per essa la dimostratione ch'il Ser.mo Sig. Gran Duca(874) ha fatto nella persona di V. S., ch'egli è veramente fautore et protettore della virtù; cosa, nel vero, che da' prencepi di quest'avara età, et prodiga nei piaceri del senso, suol esser per lo più molto lontana. Non minor diletto ho ricevuto dal disidèro che V. S. mostra delle mie lettere, segno manifesto ch'ella m'ama; quantunque io a me medesimo mi dispiacia, per haver data occasione a V. S. di farsi maraviglia ch'ella delle due ultime lettere, che m'ha scritte, non habbia havuta risposta di niuna.
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