Mi necessita ancora a indugiare il lavoro il mancamento del vetro, del quale fra quattro giorni M. Niccolò Sisti ne deve, di commissione del G. D., mettere una padella in fornace, et mi promette di fare cosa purissima et eccellente per tali artifizii.
Io prego V. S. Ill.ma a favorirmi di mandarmi l'Optica del S. Keplero(885), e il trattato sopra la Stella Nuova(886), perchè nè in Venezia nè qua gli ho potuti trovare. Desidererei insieme un libro che lessi due anni sono sul catalogo di Francofort, il quale, per diligenza fatta con librari di Venezia, che mi promessero farlo venire, non ho mai potuto havere: io non mi ricordo del nome dell'autore, ma la materia è de motu terrae; et il S. Keplero ne haverà notizia. Mi farà insieme favore avvisarmi della spesa, la quale rimborserò qua in casa sua, o dove mi ordinerà.
In questo punto ho ricevute lettere dal S. Magini, il quale mi avvisa, i Pianeti Medicei essere stati osservati più sere in Venezia dal S. Antonio Santini, amico suo, e dal S. Keplero. Io per hora non ho comodità d'osservargli, per non haver luogo in casa che scuopra l'oriente; ma nella casa che ho presa, et dove torno a Ognisanti, ho un terrazzo eminente et che scuopre il cielo da tutte le parti, et vi haverò gran comodità di continuare le osservazioni. Non voglio più lungamente occuparla: degnisi continuarmi la grazia sua, et reverente gli bacio le mani, e dal Signore Dio gli prego felicità. Favoriscami salutar caramente il S. Keplero.
Di Firenze, il 1° di 8bre 1610.
Di V. S. Ill.ma et Rev.ma
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