Se ritornarà presto, come io credo, per il principio dello Studio, gli tornarò a riparlare dell'istessa lettera. Con che fine gli bacio le mani in freta.
Di Bol.a, li 2 Nov.re 1610.
Di V.S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re Aff.mo
G. Ant.o Magini.
Fuori: Al Molto Ill.re et Ecc.mo S.or mio Oss.moIl S.or Galileo Galilei, Math.co del Ser.mo G. Duca di Toscana.
Firenze.
423*.
ANTONIO SANTINI a GALILEO in Firenze.
Venezia, 6 novembre 1610.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI, car. 81. - Autografa la firma.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.or mio Oss.mo
Ricevei la gratissima di V.S. de' 16 di Ottobre, alla quale non feci pronta risposta per ricercare quanto V. S. mi commetteva e darli sodisfatione di quelle opere che ricercava. Io non trovo chi sia l'autore fiorentino Sisi, che V. S. mi accenna li scrivi contra. Quanto a Padre Marsilio,(945) intendo che l'ha compita; sono però in dubbio, se la stamperà o no: intanto, perchè V. S. ne habbia copia, ho procurato che il Clar.mo S.or Antonio Calvo me ne facci havere una copia, e me l'à promessa; ma perchè m'è sopragiunto a me una febbre terzana doppia, che da X giorni in qua mi tiene a letto, non ho possuto retirarla. Vederò che la pratica non svanisca, ch'io pur desidero di vedere qualche bella pazzia. Di quel'Orchi, qua non ve ne sono; ma se V. S. scriverà a Modena, ne potrà havere quella quantità che desidera.
Ho gusto che V. S. si trattenghi con intera sua satisfatione al servitio di cotesta A. Debbe ritrovarsi anche il S.or Macagnati, al quale favorischami di un bacia mano.
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