Non ò fatto anchora le racomandazioni al Sig.r Luca o a Valerio: la farò domani. Ner resto V. S. mi comandi, perchè io sono tutto tutto suo(1014), nè ò altro martello che del non la godere. Nel resto io sto bene et allegramente; et baciandoli le mani, Dio la feliciti.
Di Roma, questo dì 13 di 9mbre 1610.
Di V. S. Ecel.maAff.mo Ser.re
Lodovico Cigoli.
Michelag.lo Buonarroti bacia le mani a V. S., e li conviene tal volta esser testimonio oculato sopra i pianeti, e dice che gli ha veduti, e lo ridice, tanto che qualcun, che non lo credeva, lo va credendo.
Fuori: Allo Ecel.mo Sig.re et Patron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei, in
Fiorenza.
429*.
GIO. ANTONIO MAGINI a GALILEO in Firenze.
Bologna, 20 novembre 1610.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXIX, n.° 47. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc. mo S.or mio Oss.mo
Do parte a V. S. Ecc.ma, che questi giorni passati i SS.ri del Regimento di Bologna si sono compiaciuti di accrescermi la provisione di 125 scudi, sotto pretesto d'aiuto annuo per la stampa, non havendo voluto far alteratione de' i patti vecchi, confirmati per instromento publico; et non mi sono curato d'attendere alla lettura di Padova, perchè mi sarebbe stato di troppo impaccio far una tanta mutatione, nè si sentiva che quei Riformatori volessero darmi più stipendio di quello che io havevo qui. Io ho da ringratiare V. S. ancora per quest'accrescimento poi che con la partenza sua da Padova m'ha data occasione di lasciarmi qui intendere arditamente, che se mi verrà occasione di maggior salario, io abbandonarò questa cathedra et m'attaccarò al miglior partito.
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