In somma le inventioni di V. S. et scoprimenti de' nuovi astri tantum abest che truovino più oppositione, che l'istesso Martino Horchy Bohemo, che stampò quella coglioneria in Italia, gionto qui et abboccato con il Kepplero, restò il più confuso huomo del mondo, facendogli toccare con mano il Kepplero gli errori grossissimi suoi, sì che pagarebbe egli hora due libre di sangue (come ha detto), che non havesse stampato quel libro contro V. S.
Non crederebbe V. S. quanta consolatione sento per la confusione che il Zugmesser ne deve havere, per non dire rabbia, havendo io qualche ragione (oltre l'interesse di V. S.) a volergli poco bene a quell'huomo, per havere egli resomi sospetto di che religione mi fosse: cosa nata dalle facetie che soglio dire in conversatione, essendo egli huomo non meno scropoloso che superstitioso nella cattolica. Ma non farebbe scropolo di acquistare un spirito per qualunque prezzo, modo et via. Non lo posso dipingere per altro che per un Giovanni de' Vitelli, che di notte rubbava le vacche, et il giorno fuggiva vedendo un vitello. Non potei contenere, nel suo partire, di farne risentimento gagliardo con lui, et da me solo a solo, et per mezzo di communi amici, offerendogli anco il duello, se voleva mantenere quello mi era stato(1034) riferito havere egli detto di me. Ma riparò il tutto con la negativa.
Non voglio lasciare di dire a V. S. un particolare da farla smascellare dalle risa. Costui, dico il Zugmesser, per persuadermi meglio, come havea fatto all'Elettore di Colonia, che tutto quello V. S. havea scritto di lui nel libro contro il Capra, gli proposi che qui si trattava il Cavag.re Pompeio(1035), uno de' testimonii citati da V. S., et che detto Cavagliere havea bisogno grandissimo del mezzo suo appresso l'Elettore, di maniera ch'egli harebbe havuta bellissima commodità di fargli cantare la palinodia con un scritto.
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