Son dietro a metter l'ultima mano a i miei discorsi delle tavole dell'Italia, per dar principio doppo Pasqua a stampare questa mia fatica(1046), per la quale forse mi converrà di far la spesa del mio, sendo hoggidì i librari tanto tiranni, che vogliono ogni guadagno per loro soli; et però s'io potessi trare qualch'utile di questi miei specchi, mi tornarebbe per tal occasione molto bene. Stiamo poi attendendo che V. S. facia parte al mondo di quest'altra nuova sua scoperta, ch'ha significata in cifra al S.or Roffeni; il quale s'è risoluto a dar fuori hora la sua Epistola latina contro Martino, se bene io lo consigliavo a darla più tosto fuori in italiano, massime stampandola di dietro ad un discorso astrologico italiano(1047), et sapendo io quel che era in lingua italiana, per(1048) non haverla veduta se non alla sfugita tradotta in latino.
Con quest'occasione io do a V. S. le buone feste del Santissimo Natale, augurandole l'anno venturo felice con molti altri appresso, et baciandogli per sempre le mani.
Di Bol.a, li 28 Decembre 1610.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re Aff.mo
Gio. Ant.o Magini.
V. S. avertisca che nel primo foglio, che contiene le due ultime carte, vano posti dentro tutti gl'altri fogli, et questo per troppo accortezza d'un novello compositore Venetiano. Ma però, sendosi stampati pochi fogli de i primi, dimani voglio farlo disponere in altro modo, et gli ne potrò mandar qualch'altra copia all'occasione.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo S.or mio Oss.moIl S.or Galileo Galilei, Math.co del Ser.mo G. Duca di Toscana.
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