Et resto con bacciarle la mano, pregandole felicissimo Capo d'anno.
Di Augusta, a' 7 di Gennaio 1611
Di V. S. molto Ill.e et Ecc.maAff.mo Servit.e
Marco Velseri.
Fuori: Al molto Ill.e et Ecc.mo S.or mio Oss.mo[Il S.]or Galileo Galilei.
Firenze.
453.
MARCO WELSER a CRISTOFORO CLAVIO [in Roma].
Augusta, 7 gennaio 1611.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIV, car. 20. Cfr. l'informazione premessa al n.° 270.
Molto R.do S.or P. Oss.mo
Con pregar a V. R.za felicissimo Capo d'anno, vengo a dirle che, essendo io stato sempre ostinato a non creder gli pianeti novi, hora sono costretto di vacillare per il contenuto d'una lettera del S.or Galilei di 17 Xmbre, di questo tenore(38):
Sono finalmente comparse alcune osservationi circa i Pianeti Medicei, veduti da alcuni Padri Giesuiti, scolari del P. Clavio, e dal medesimo P. Clavio scritte e mandate anco a Venezia. Io gli ho fatti più volte vedere ad alcuni de' medesimi Padri qui in Firenze, anzi pur a tutti questi che ci sono et ad altri che ci sono passati; e questi se ne sono serviti in prediche et in orationi, con concetti molto graziosi. Tuttavia non mi confido poter espugnar alcuni di cotesti filosofi, o per dir meglio non credo che siano per esser così facili a lasciarsi cacciar da me queste carote. A Pisa è morto il filosofo Libri, acerrimo impugnatore di queste mie ciancie, il quale, non le havendo mai voluto veder in terra, le vedrà forse nel passar al cielo
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Desidero, V. R.za confermi l'aviso, in quanto tocca lei et suoi scolari, per cavarci totalmente di dubbio.
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