Però se io, come professore di essa, me ne mostro a[n]sioso, devo non solo trovare scusa, ma aiuto in far vive et pales[i] le cose che, per il favor di Dio, ho scoperte.
Io al presente mi tr[ovo] alle Selve, villa del Sig. Filippo Salviati, dove dalla salubrità dell'aria ho ricevuto notabil giovamento alle molte indisposizioni che mi hanno i mesi passati grandemente travagliato in Firenze. Qui, et in ogn'altro luogo, vivo desiderosissimo de i comandamenti di V. S. Ill.ma, et di quegli la supplico instantemente: et con ogni humiltà inchinandomi a loro Alt.e Ser.me, et a V. S. Ill.ma baciando le mani, li prego da Dio compita felicità.
Dalle Selve, li 15 di Gennaio 1610(87).
Di V. S. Ill.maSer.re Oblig.mo
Galileo Galilei.
462**.
LORENZO PIGNORIA a PAOLO GUALDO [in Vicenza].
Padova, 15 gennaio 1611.
Bibl. Marc. in Venezia. Cod. LXVI della Cl. X It., car. 111. - Autografa.
.... Qui le genti s'affaticano intorno l'enigma che 'l S.r Galileo mandò a V. S. per la sua nova osservatione(88) ....
463*.
LORENZO PIGNORIA a PAOLO GUALDO [in Vicenza].
Padova, 19 gennaio 1611.
Bibl. Marc. in Venezia. Cod. LXVI della Cl. X It., car. 112. - Autografa.
.... Il S.r Galileo è ricaduto; et la nova s'ha di buona banda. In somma, l'andare minutamente ricercando i secreti del cielo fu sempre attione poco meno che temeraria; e tanto più, se egli ci havesse piantate delle carotte ....
464*.
BELISARIO VINTA a GALILEO in Firenze.
Livorno, 20 gennaio 1611.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI, car. 37. - Autografe la lin.
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