Di Bologna, il 26 di Feb.o 1611.
Di V. S. molto Ill. et Ecc.maS.r Ub.mo
Flam.o Pap.i
Fuori: al molto Ill. et Ecc.mo mio S.r Oss.moIl S.r Galileo Galilei.
Firenze.
484*.
COSIMO II, Granduca di Toscana, a GIOVANNI NICCOLINI in Roma.
Firenze, 27 febbraio 1611.
Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea 3502. - Autografa la firma. Nella filza Medicea 303, car. 98t., è la minuta di questa stessa lettera.
Don Cosimo, Gran Duca di Tosc.na etc.
Ill.re Ambas.or nostro Dilett.mo
Venendo costà M. Galileo Galilei, primario nostro Matematico et Filosofo et da noi amatissimo, gli habbiamo ordinato che venga a posare appresso di voi in cotesto nostro palazzo; et vogliamo che raccettiate et spesiate la persona sua et un suo servitore, et che ne facciate tener conto per farvela rimborsare. Et vedendolo volentieri, l'accarezzerete per la sua bontà et virtù; et da lui vi sarà conferito per qual cagione egli venga costà, et in tutto quello che gli occorra lo favorirete, secondo che egli vi ricercherà et secondo che giudicherete bisognare, con il parere particolarmente del Sig.r Card.l dal Monte, a chi lo indirizziamo et raccomandiamo con lettera nostra. Et il negozio che tratterà ci è a cuore et per benefizio degli studiosi et per gloria ancora. Et il Signor Iddio vi conservi et contenti.
Da Firenze, il 27 Febb.o 1610 ab Incarn.e
Ambas.r Niccolini.
VostroIl Granduca di Tosc.a
Fuori: All'Ill.re Sig.r Giovanni Niccolini,
Amb.re nostro Dilett.moRoma.
485*.
COSIMO II, Granduca di Toscana, a FRANCESCO MARIA DEL MONTE [in Roma].
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