Se io sentirò qualche particolare questione ricercata(173) dal medesimo S. Wackher, non resterò di affaticarmici intorno, per dimostrarmi, quale io sono, desiderosissimo di servire un tanto Signore(174), et non già con speranza di aggiugnere al termine(175) consequito dal suo discorso; perchè benissimo comprendo che a quanto sia passato pe il finissimo cribro del giudizio(176) suo et del Sig. Keplero, non si può aggiugnere di esquisitezza, nè io pretenderei(177) altro che, col dubitare e mal filosofare(178), eccitargli al ritrovamento di nuove sottigliezze. Gl'ingegni singolari, che in gran numero fioriscono(179) nell'Alemagna, mi hanno lungo tempo tenuto in desiderio di vederla; il qual desiderio(180) hora si raddoppia per la nuova grazia dell'Ill.mo Wackher, la quale mi farebbe divenir(181) grande ogni piccola occasione che mi si presentasse.
Ma ho di soverchio occupata V. S. Ill.ma et Rev.ma Degnisi per fine di offerirmi et dedicarmi devotissimo servitore all'Ill.mo S. Wackher, salutando anco caramente il S. Keplero: et a lei con ogni reverenza bacio le mani, et dal Signore Dio le prego somma felicità.
Di Firenze(182), li...... 1611(183).
Galileo Galilei.(184)
487*.
FLAMINIO PAPAZZONI a GALILEO [in Firenze].
Bologna, 1° marzo 1611.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXIV, n.° 112. - Autografa.
Molto Ill. et Ecc.mo mio S.re Oss.mo
Se ben scrissi a V. S. molto Ill. et Ecc.ma l'altro giorno(185), nondimeno hora di novo la saluto et rengratio di tanta cortesia, ratificandole tutto quello li vene scritto dal S.r Roffeno(186), sperando che si haverà anco risguardo al viaggio.
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