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      Ma mi dispiace bene, per util commune, che lei non habbia concesso che i litterati habbino, per cagione di V. S. Ecc.ma, restato di essaminare lo scritto del Sig.re Galilei, perchè so che grande utilità nel'uso commune ne sarebbe accaduta; perchè per tal cagione potranno pullulare di molte opinioni absurde et erronee, fabricandosi sopra cattivi fondamenti.
      Ho considerato la radice che V. S. piglia a 26 di Gennaio, nel che ci ritrovo grand dubbio, essendo(208) di bisogno presupporre che la stella distante da Giove un minuto verso l'occidente sia la più tarda; il che non si può rettificare. Io crederei più presto, che tal radice (stando però tutti i supposti che da lei sono stati messi) nella sua maggior lontananza da Giove occidentale, nel qual luogo apparisce alli 2 di Febbraio a hore 7, nel qual luogo bisognerà sempre presupporre la radice di nove segni del'anomalia, et secondo tal radice ho fatte di molte osservazioni, et non conviene in nessun modo il moto il quale si piglia con la vostra dottissima tavola con quello che l'osservazioni ci mostrano: le quali osservazioni, per non essere noioso, non glele mando, perchè, stante che sieno i corellarii del Galileo veri, che tale stellula faccia il suo circuito in 15 giorni, l'observazioni sono false; et volendo poi, per far più piacere, constituire il moto periodico di tale stellula di 17 giorni, nella qual opinione son condotto dalla osservazione fatta a 2 di Febbraio a hora 7 et dalla osservazione fatta a 19 del medesimo a hore 0 e minuti 40, nella quale la detta stellula si ritrova occidentale, 13 minuti distante da Giove; perchè se bene a compire 17 giorni pare che manchi qualche cosa, cioè 6 hore e 20 minuti, niente di meno potendo noi dire, la detta stellula non essere arrivata ancora nella lunghezza(209) maggiore, perchè in capo a dua giorni noi la veggiamo per l'osservazione, cioè de 21 giorni di Febbraio, nel medesimo luogo dove ella era il giorno innanzi, però meritamente a tal hora si può conchiudere, tale stella non esser arrivata alla sua maggiore lunghezza.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





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