E li bacio le mani.
In Brescia, il dì di Pasca 611.
Di V. S. Ill.re et Ecc.maSer.re [...] e Discepolo
D. Benedetto Castelli.
Fuori: Al molto Ill.re et Eccell.mo Sig.r mio Col.moIl S.r Galileo Galilei, Filosofo di S. A.
Firenze.
510**.
GALILEO a [VIRGINIO ORSINI in Firenze].
Roma, 8 aprile 1611.
Arch. Orsini in Roma. Corrispondenza di Virginio 2°, dal 1610 al 1611. IIC. Prot. XXI. - Autografa.
Ill.mo et Ecc.mo Sig.re Col.mo
Sapendo io quanto sia l'affezione con la quale V. E. Ill.ma risponde a i meriti della devotissima servitù del molto Illustre Signor Giovambatista Strozzi, et scorgendomi havere occasione di scriver nuova di gusto a lei et di honore al Sig.r Giovambatista, non mi è parso di pretermettere di farla consapevole della meravigliosa azione fatta due giorni sono da Sua Signoria nella Academia dell'Ill.mo et Rev.mo S.r Card. Deti, trattando, con erudizione et insieme vaghezza incomparabile, della superbia; alla quale intervennero, sopra molti altri Prelati, li Ill.mi et Rev.mi Card.li Aldobrandino, Bandini, Tosco e San Clemente, invidiati poi da molti altri, che, per varii accidenti et per poca ventura del S.r Giovambatista, non vi potettero intervenire: tra i quali l'Ecc.mo S.r Ambasciator Niccolini, prevenuto da uno spontaneo invito di quello di Savoia, ne è restato con dolore non piccolo. La bellezza dell'opera ha dato et dà occasione a tutta Roma di celebrare la dottrina del S.r Giovambatista; et io, che come forestiero qua son muto, desidero di parlare in cotesta Corte, et farvi pervenire in parte la meritata gloria di questo mio Signore: et benchè la mia attestazione sia di piccolissima autorità, ricevila come relazione dell'applauso universale di Roma.
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