Et hora va sempre crescendo secondo il lume, et mancando secondo il diametro visuale.
Alla 4a, non si può negare la grande inequità della luna; ma pare al P. Clavio più probabile che non sia la superficie inequale, ma più presto che il corpo lunare non sia denso uniformemente et che abbia parti più dense et più rare, come sono le macchie ordinarie, che si vedono con la vista naturale. Altri pensano, essere veramente inequale la superficie; ma infin hora noi non habbiamo intorno a questo tanta certezza, che lo possiamo affermare indubitamente.
Alla 5a, si veggono intorno a Giove quattro stelle, che velocissimamente si movono hora tutte verso levante, hora tutte verso ponente, et quando parte verso levante, et quando parte verso ponente, in linea quasi retta: le quali non possono essere stelle fisse, poichè hanno moto velocissimo et diversissimo dalle stelle fisse, et sempre mutano le distanze fra di loro et Giove.
Questo è quanto ci occorre in risposta alle domande di V. S. Ill.ma: alla quale facendo humilissima riverenza, preghiamo dal Signor compiuta felicità.
Dal Collegio Romano, li 24 d'Aprile 1611.
Di V. S. Ill.ma et R.ma
[vedi figura 520b.gif]
521.
GALILEO a [BELISARIO VINTA in Firenze].
Roma, 27 aprile 1611.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IV, car. 52. - Autografa.
Ill.mo Sig.re et Pad.ne Col.mo
Perchè l'Ecc.mo S. Ambasciador Niccolini si va apparecchiando per la partita di qua et ritorno a Firenze, et per quanto intendo, il successore(249) doverà essere in Roma tra pochi giorni, anzi in questo punto è arrivato un suo mandato a cominciare a preparar la casa et altre provisioni; et desiderando io, già che son qua, di non guardare in 8 o 10 giorni più o meno per finire di dare intera satisfatione ad ogn'uno, come sin qui l'ho data a moltissimi; per tanto supplico V. S. Ill.ma a farmi grazia di supplicar S. A. S. a favorirmi di dar ordine qua, che in assenza dell'Ecc.mo S. Amb.or Niccolini io potessi, per quelli 8 o 10 giorni che mi potessero mancare alla mia spedizione, esser ricevuto et alloggiato al Giardino della Trinità de' Monti: perchè, se bene haverei molti amici et padroni dove stanziare, tuttavia, per ogni rispetto, deisidero di non uscire delle case di S. A. S.ma; come anco non vorrei esser di disturbo al nuovo Amb.re, et massime in questi principii, che pur troppo doverà haver disturbi per i proprii accomodamenti di casa.
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