Carteggio di Giovanni Faber. Filza 419, car. 12. - Autografa.
.... Confesso che il Nunzio Sidereo del S.or Galilei a prima vista mi riuscì molto incredibile; e trovando che molti principalissimi mathematici concorrevano in tal incredulità, impuntai lungo tempo la mia ostinatione, sino che questi istessi mathematici oppositori furono convertiti, in particolare il P. Clavio, quale mi assicurò talmente della verità, che non mi resta più scrupolo alcuno, maggiormente aggiungendovisi il testimonio di V. S.
Della gentilezza del S.or Galilei non mi può dire cosa nova, poichè egli si mostra tale verso me in tutte le sue lettere; e io l'honoro anco et osservo altrettanto per questa sua bellissima parte, quanto per la dottrina et per l'inventione di tante cose mirabili in cielo, che bastaranno a far admirabile il nostro secolo a tutta la posterità....
525*.
FEDERICO CESI a FRANCESCO STELLUTI in Fabriano.
Roma, 30 aprile 1611.
Bibl. Vaticana. Cod. Vat. 9684, car. 87. - Autografa la sottoscrizione.
.... Se mai fu tempo che V. S. fosse in Roma, è hora; et se io ce la desiderai, hora tanto più la desidero: il perchè, ella stesso lo saprebbe in parte, ma io glie lo dirò a pieno.
Ogni serena sera vediamo le cose nuove del cielo, officio veramente da Lincei: Giove co' suoi quattro e loro periodi, la luna montuosa, cavernosa, sinuosa, aquosa. Resta Venere cornuta, e 'l triplice suo Saturno, che di mattino devo vederli. Delle fisse non dirò altro. Si conclude tra' filosofi, o il cielo flussile e non differente dal'aere, overo, conforme alla vecchia sentenza de' Pitagorici et nova osservatione di hoggigiorno, l'orbi in questa forma di pianeti.
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