Vorremo ancora far gl'occhi nostri misura dell'espansione di tutti i lumi, sì che dove non si fanno sensibili a noi le specie de gl'(330)oggetti luminosi, là si deva affermare che non arrivi la luce di quelli? Forse tali stelle veggono le aquile o i lupi cervieri, che alla debile vista nostra rimangono occulte. Ma concedasi in grazia più che non sanno domandare gl'avversarii, nè sia cosa alcuna al mondo fuori che quanto è veduto o inteso da noi: non per ciò manca di arrivare in terra il lume delle nominate stelle. Imperò che, non sendo le spezie visibili altro che luce figurata, o al meno(331) non si diffondendo senza luce, là dove arrivano esse specie, arriva(332) il lume ancora: hora, se le specie de i 4(333) Pianeti Medicei, nel diffondersi, svanissero et si perdessero avanti che arrivassero in terra, non basteriano quanti cristalli ha Murano(334) a renderle visibili, perchè quello che non è nulla, non si può multiplicare, et la dilatazione et augumento suppongono l'esistenza di quello che si ha da dilatare et augumentare: per tanto, vedendosi col telescopio le spezie de i 4 Pianeti Medicei molto grandi et luminose, non si può negare che il lume loro assai vivamente sino in terra si diffonda. Soggiungo finalmente, che quando per effettuare(335) gl'influssi bisognasse una molto apparente et sensata illuminazione, gl'effetti di Mercurio veramente resteriano o nulli o debilissimi, poi che la luce sua il più del tempo et quasi sempre resta incospicua; e Marte vicino al sole, dove a pena è una delle 60 parti, in grandezza visuale, di quello che apparisce nella opposizione, sì che(336) in mole cede anco all'apparente grandezza delle stelle del quarto ordine, pochissimo o niente doverebbe influire.
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Pianeti Medicei Murano Pianeti Medicei Mercurio Marte
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