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      Ma dato che fusse quanto si misura in queste piciolissime distanze, non havendo io osservato alcuna di queste stelle fuori della circonferenza de i circoli proposti, et importando il semidiametro di quello, alle due lenti, nella distanza di 23 passi, m. 4 1/2, appare che non si dovriano mai essere allontanate di pių da Giove: il che paiono confermare anche le cinque ultime osservationi, nelle quali, contenendo il circolo formato da una lente sola, nella istessa distanza, m. 8'. 25", vedesi che non hanno mai di molto passata la metā del semidiametro. Se ciō fusse, grande sarebbe la differenza da quello che collā nel Nuntio č posto da V. S.; la quale differenza senza dubbio sarebbe causata dallo essersi fatta maggiore la lontananza di Giove dalla terra. Ma se tanta si possa esser fatta questa diversitā, e se tali distanze habbia V. S. in questo stesso tempo osservato, mi farebbe grandissimo favore a darmene avviso.
      Sono, di pių, tenuto da un altro desiderio molto pių importante: et č, c'havendomi lo Ecc.mo S. Dott.r Roffeni detto che V. S. ha fatto una certa osservatione, da lei chiamata ammiranda, per levare molte controversie che sono nell'astronomia, pensando io quale potesse essere tale osservatione, mi č sovvenuto che quella forse concerna le hipothesi; onde, concetta speranza che per tale osservatione si sia dimostrata mathematicamente la hipothesi Copernicana, impatiente di aspettare in luce l'opera sua, desiderarei (nč per questo se le torrebbe quello di che si mostra, e ragionevolmente, molto zelante, mentre nč esprime nč dā un minimo segno del modo in che consiste il tutto) che mi favorisse di avvisarmi semplicemente se questa hipothesi sia confirmata o per tale osservatione o per altra: il che per hora, sino all'uscir in luce dell'opra sua, bastarebbemi per levarmi una certa ambiguitā che molto mi affligge qual hora mi convenga propormi in qualche mio discorso il sistemma mondano, il quale vorrebbe l'intelletto comprendere secondo che veramente sta in natura; tardi poi l'opera sua a venir in luce quanto deve e quanto le piace.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





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