Le baccio le mani.
Di Brusselles, il dì 9 Luglio 1611.
Di V. S. molto Ill.re
Aff.mo Ser.reDaniello Antonino.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.r mio et P.ron Col.mo
II Sig.r Galileo Galilei.
Firenze.
D'altra mano: fra.ca fin a Mantoa.
553*.
PAOLO GUALDO a GALILEO in Firenze.
Vicenza, 12 luglio 1611.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXVII, n.° 84. - Autografa.
Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
La lettera di V. S. Ecc.ma mi capitò in Vicenza sabato della 7.na passata, in tempo ch'io, per la partita del corriere, non puoti a quella rispondere: la lettera, dico, delli 2 del presente, nella quale mi dà raguaglio della ricevuta della mia con l'inclusa del S.r Velsero; poichè quella che dice havermi scritta assai lunga, con una dentro per il S.r Cremonino, io non l'ho ricevuta, che mi rincresce assai, e se io sapessi, dove poter fare inquisitione per haverla, lo farei volentieri.
M'è dispiacciuto assai intender del suo male: spero nel Signore che a quest'hora deve haver recuperata la pristina sanità, e potrà godere il gusto de' meloni e del buon trebiano felicemente. Qui habbiamo havuto questi giorni più che caniculari, e tanto noiosi, che se non si fussimo aiutati co 'l bere, saressimo speditti: par che con l'occasione di certa grandine l'aria si sia alquanto rinfrescata. Starò qui ancora tutta questa 7.na, e sabato, piacendo al Signore, ritornerò a Padova, per servire V. S., alla quale con ogni affetto bacio le mani e prego da N. S. compita sanità e felicità. Non mancherò di scrivere al S.r Velsero.
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