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      Uno poco intendente di geometria si lamenterà che la circonferenza del cerchio non sia stata fatta o tripla a punto del suo diametro, o rispondentegli in qualche più conosciuta proporzione, più tosto che tale che non si sia per ancora potuto esplicare qual rispetto sia tra di loro; ma uno che più intenda, conoscerà che sendo stati(462) altramente di quello che sono, mille e mill'altre(463) ammirabili conclusioni si sariano perdute, e che nessuna delle passioni dimostrate del cerchio saria stata vera: non la superficie della sferasarebbe stata quadrupla del cerchio massimo, non il cilindro sesquialtero della sfera, et insomma nissun'altra cosa della geometria sarebbe stata vera e quale ella è(464). Uno de i nostri più celebri architetti, se havesse hauto a compartire nella gran volta del cielo la(465) moltitudine di tante stelle fisse, credo io che distribuite le haverebbe con bei partimenti di quadrati, esagoni et ottangoli, interzando le maggiori tra le mezzane et le piccole, con sue intese corrispondenze, parendogli in questo modo di valersi di belle proporzioni; ma all'incontro Iddio, quasi che con la mano del caso le habbia disseminate, pare a noi che senza regola, simmetria o eleganza alcuna le habbia sparpagliate(466). Et così a punto, quando noi fanciullescamente havessimo hauto a formare la luna, galantissima ci saria parso di figurarla dandogli una rotondissima et pulitissima superficie; ma non già così ha inteso di far la natura, anzi tra quelle diversissime scabrosità è credibile che ella mille misterii, da lei sola intesi, habbia rinchiusi.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





Iddio