Et baciandoli le mani, le prego da Dio ogni felicità e contento.
Di Roma, il dì 11 di Agosto 1611.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Umilissimo Ser.reLodovico Cigoli.
Fuori: Allo Ecc.mo Sig.re et Patron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei, in
Fiorenza.
568*.
FEDERICO CESI a GALILEO in Firenze.
Roma, 13 agosto 1611.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VIII, car. 31. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re et molto Ecc.te Sig.r Oss.mo
Non ho per ancora veduto la lettera di V. S. sopra le asprezze lunari(530): però mi credo esser ciò causato dalla assenza del Sig.r Card.le Gioiosa, e subito che ritorni, farò diligenza eguale al desiderio che ho di vederla.
Il S.r La Galla non ha ancora compito il suo discorso(531), del quale mi fece vedere la metà; et in essa, doppo haver difesa la verità del telescopio, perchè (come egli dice) potrebbe alcuno per le nove apparenze lunari credersi che la luna sia un altro globo terreo, et a ciò par che l'opinione di Copernico faccia molto, che pone la terra quasi un'altra stella mobile, egli si pone a confutar detta opinione, disputando per li Peripatetici: nè altro ho visto sin hora. Le ho ben detto quel che V. S. mi scrive in questo particolare, et quello che m'è parso: vedrò il resto, et poi glie ne darò raguaglio.
Ho mostra la sua al S.r Demisiani, il quale li è più devoto che mai, et credo ben saprà dimostrarlo. Se uscirà cosa alcuna da' PP. Giesuiti, o altri, a proposito, l'inviarò subito a V. S., alla quale non son men desioso che obligato servire.
| |
Dio Roma Agosto Cigoli Allo Ecc Patron Galileo Galilei Firenze Card Gioiosa La Galla Copernico Peripatetici Demisiani
|