Hora, perchè delle sopranarrate apparenze di lumi et ombre, quando bene, sicome io assolutamente credo, siano ancora circa l'estrema circonferenza non meno che nelle parti più interne, niuna può in modo alcuno da noi scorgersi e distinguersi; però niuna coniettura, inditio ed argomento ci possono elle somministrare dell'essere o non essere la detta circonferenza montuosa. Et che le narrate varietà di ombre et lumi non possino nell'estrema circonferenza da noi vedersi (ancorchè realmente vi siano quando la [vedi figura luna3.gif] è vicina alla congiuntione col sole, et anco nell'istessa oppositione e plenilunio), procede dallo sfuggimento et inclinatione della sferica superficie lunare, sopra la quale i raggi della nostra vista niente si elevano ne gl'istessi toccamenti che si fanno nell'estrema circonferenza, et pochissimo si inalzano sopra le parti ad essa ultima circonferenza vicinissima; onde le ombre, che solamente occupano le parti più depresse et circondate dalle eminenze, ci restano totalmente ascose, et le cuspidi luminose, benchè separate dal confine della luce, ci appariscono congiunte con quello, restando gli spatii tenebrosi et bassi, che tra esse cuspidi et il confine della luce s'interpongono, non toccati da i raggi della vista, e per tanto invisibili a noi(575). Io dichiarerò con una particolar dimostratione più apertamente l'intention mia, et ciò non per intelligenza della R. V., chè so che anco il detto sin qui è a lei et a' suoi simili superfluo, ma per meglio esplicarmi a qualche altro che non fusse esercitato nella prospettiva quanto bisognerebbe, se per accidente questa mia lettera gli pervenisse alle mani: però S. R. et gli altri suoi Fratelli intendentissimi mi perdonino et scusino se io troppo mi diffondo.
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Fratelli
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