Da quanto sin qui ho narrato credo che ciascheduno che mediocremente intenda i termini et gl'effetti di prospettiva, haverà sentito che non senza momento alcuno di ragione, come assai resolutamente pronunzia l'autore del Problema, ma spinto e forzato da manifeste apparenze et necessarie conietture, ho affermato, le montuosità lunari distendersi fino all'ultima visibil circonferenza. Resta hora che con ogni possibil chiarezza io tenti di rimover le difficoltà che perturbano alcuni, a i quali sembra pur necessario che dette eminenze dovessero farsi visibili anco nell'estrema circonferenza col renderla dentata in guisa di una sega o di una ruota da carro, et che io dimostri come in modo nissuno può una simile dentatura et scabrosità esser veduta da noi.
Io non credo che alcuno sia per negarmi che non ogni piccolo oggetto è da la medesima lontananza egualmente visibile come un grandissimo, anzi che infiniti per la loro picciolezza restano da gran distanze insensibili. Supposto questo, io considero che delle tre dimensioni de i corpi solidi alcuna può esser grandissima et immensa, et altra piccolissima; et nella [vedi figura luna3.gif] possono essere, et veramente sono, alcune continuazioni di monti lunghe centinaia et centinaia di miglia, larghe non tanto, ma per avventura 50 o 60, ma di altezza 3 o 4 miglia solamente: et di tale montuosità vastissime sono principalmente circondate le macchie boreali della [vedi figura luna3.gif], restando esse macchie egualissime in guisa di pianure immense, et solamente una di loro con alcune poche eminenze et cavità. Soggiungo appresso, che quando simili montuosità dovessero esser vedute secondo la loro lunghezza et larghezza, da tal lontananza si potranno benissimo distinguere, che veder non si potrebbono in conto alcuno quando per la sola altezza loro si havessero a far visibili.
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Problema
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