Et dice del certo che girano dentro alla detta sfera del grobo del sole: dove io li disse che lo osservassi una settimana, et le disegniassi et ne desse aviso a V. S. À detto di farlo, ma che assolutamente tiene vi girino dentro, et che per quella vadino vagando per il detto corpo. Però tutto le dico per aviso.
Dissi a Ms.re Dini quanto la mi scrivea, ma non ci siamo ancora stati. Egli è a mia posta, ma io sono stato la cagione della tardanza, per alcuni impedimenti. Credo domenica, che sarà posdomani, andrò, et insieme vedremo dal Padre Ganbergiera(605) quanto scrive. Il Sig. Luca(606) la saluta, et gli amici tutti le baciano le mani et le pregano da Dio vita e felicità.
Di Roma, questo dì 16 di Settembre 1611.
Di V. S. Ecc.maAff.mo Ser.re
Lodovico Cigoli.
Fuori: Allo Ecc.mo Sig.re et Patron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei, in
Fiorenza.
583*.
FRANCESCO DUODO a GALILEO in Firenze.
Padova, 16 settembre 1611.
Bibl. Estense in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXIV, n.° 70. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo mio Sig.r
Già alcuni giorni scrissi una mia a V. S. Ecc.ma, della qual non vedendo risposta, vo dubitando che se sii smarita, poi che se lei l'havesse riceutta, sono certo, anzi certissimo, che (per l'amore che lei mi porta) mi haverebbe di già risposto, se per aventura non fosse travagliata da suoi affari, i quali, per quanto posso intendere, sono grandissimi. Ma sia come si voglia, mi è parso debito mio scriverli questa mia altra, renovandomele nella memoria servitore perpetuo; arecordandole insieme che per sua gratia si vogli degnare favorirmi di un poco de vetri, li quali gradirò per amor suo, et tanto più mi sarano grati, quanto che vengono dalle sue mani, dalle quali sono certo che non può uscire se non cosa buona.
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