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      Non nego già di non andare tal'hora per mio diletto, da poi che Giove è orientale, riguardando le medesime stelle; ma perchè io non ho strumento troppo buono, per ogni piccolo impedimento d'aria turbata mi fuggono dalla vista. Ma col trattarne questo poco, ho almanco compreso che è difficillissima cosa da raccorne il movimento giusto, et ho non solamente fatta stima grande dell'opera di V. S., ma l'ho predicata dove mi è accaduto di favellarne; perchè lo scoprire delle stelle fu certo virtù, per rispetto dell'istrumento fabricato, ma accompagnata da sorte; ma lo stabilirne la teorica è opera di gran valore: e per tanto, se ho per l'adietro havuta gelosia che qualch'uno innanzi a V. S. non tentasse di darla in luce, hora, non ostante quel ch'io ne senta dire in contrario, mi sono quasi assicurato che non sarà per avvenire; e dall'altro lato mi allegro che V. S. truovi nuove vie da rendere la cosa perfetta, e prego Iddio che così le faccia felicemente accadere, per sua gloria e per publico beneficio.
      Frattanto io non ho comunicato ad alcuno la vicina misura de' periodi, nemeno sarò per farlo, o se non forse a qualche persona molto amorevole di V. S., perchè quanto all'occasione della già detta impresa è intervenuto quel ch'io le accennai. Quel Signore mutò pensiero, e ne dimandò un'altra, la quale gli ho già fatta; e questa è rimasa a me, che l'ho subito fatta dipingere in forma assai grande, perchè è molto opportuno il concetto ad esprimere la somma de' miei pensieri. Egli è vero che non diedi intiero fine al discorso, poichè io seppi che più non era per bisognare; ma già che V. S. mi favorisce di volerlo vedere, coll'accomodarlo a me stesso, il compirò, e gliele invierò con altre: ma si persuada pure che sia una piacevolezza accademica, che da per sè vale poco e niente, essendo distesa da me, onde più noia che diletto le apporterà. E qui, tutto volto col desiderio al servitio suo et alla sua felicità, le prego questa da Dio, et aspetto ch'ella mi dia cagione di adempire quello; e di cuore le bacio le mani.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





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