Di Roma, li 29 d'Ottobre 1611.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Lessi, molti dì sono, con mio gran piacere la lettera scritta da V. S. il primo di Settembre a questo Rev. P. Bamberger(651): dove mi pare ch'ella sodisfaccia a pieno ad ogni dubbio; anzi mi sembra, che per mostrare le cagioni perchè non si veggan nella circonferenza lunare l'eminenze de' monti, ella conceda quasi e pruovi di troppo; e mi maravigliai anche non poco di quell'autore del Problema(652). Ho fatta più volte ancor io, per considerare se vi sieno monti, la medesima osservatione delle cuspidi che appaiono nella stessa circonferenza in quei quattro tempi, e ne son rimaso persuasissimo; ma di più mi son dato a credere che vi possi anche esser qualche pianura: perchè, se si riguarda tutta la grandezza dell'orbe e quanta sia la parte del cerchio luminoso che l'è dintorno e che da noi si vede in iscorcio, bisogna che sia tanto ampio lo spatio che vi si racchiude, che 'l mezzo possa ben contenere qualche pianura, coperta da i continui dorsi de' monti, senza che noi la possiam vedere. Me ne rapporto tuttavia al suo parere, e di nuovo le bacio la mano.
S.r Galileo Galilei.
Ser.r Aff.moG. B. Agucchi.
Fuori, d'altra mano: Al molto Ill. et Ecc.mo S.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Fiorenza.
600.
ANTONIO DE' MEDICI a GALILEO in Marignolle.
Calappiano, 31 ottobre 1611.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIV, car. 67. - Autografa.
Molto Mag.co et Ecc.te Sig.re
Havendo io saputo che V. S. si trova alla villa di Marigniolle(653), et perchè vado credendo che li tordi devino haver finito il loro passaggio, ho volsuto mandarli un poco di caccia che ho fatto qua, che d'un porcho insieme con quatro cotornice, le quale la le goda per mio amore.
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