Vene questi giorni al R. Pignoria avvisi del S.r Velsero, che in Germania erano di quelli che incominciavano a mirare anco nel sole. Hor, inteso questo, il Pignano(670), che ha gran gusto di questi occhiali, et un gentilhuomo di Dotti(671) hanno mirato, e trovano che nel centro del sole non vi sono raggi, sì che vi si può mirare, ma che li raggi in grandissima copia sono intorno alla circonferenza, e che hanno osservate in detto centro due macchie simili a duoi occhi, et una per lungo, che pare appunto formi il naso. Questa veduta l'ha fatta subito passato il mezzogiorno: vogliono mirarlo anco nell'orto e nell'occaso, per notare se vi scorgono l'istesse macchie.
Il S.r Dottor Coradino(672) ha fatto con estrema diligenza mettere in dissegno la luna sotto diverse apparenze, con tutte quelle macchie e segni che in quella si vanno in diverse hore e tempo scorgendo; sì che V. S. vede che qui tuttavia l'humore seguita.
Harrei altre cose da dirle, ma il tempo non mi serve. Gli amici di V. S. tutti son sani, e facciamo spessissimo commemoratione di lei; et il S.r Velsero in ogni sua lettera mi stimola ch'io la soleciti a mandar fuora le sue osservationi. M.r Querengo(673) ci dà speranza di venire a stare un mese di questo inverno a Padova, dove habbiamo dua lettori nuovi: uno, nel luogo del Montecchio(674), detto il Dottor Marta(675), che altre volte ha letto in Pisa; l'altro il medico Santorio(676), che stava in Venetia, in luogo del già Massaria(677) o Eugenio(678). Dicessi che trattano di condurre alle Mathematiche un Francese(679).
| |
Pignoria Velsero Germania Pignano Dotti Dottor Coradino Velsero Querengo Padova Montecchio Dottor Marta Pisa Santorio Venetia Massaria Eugenio Mathematiche Francese
|