Per non esser più lungo, con poche parole, ma col magior affetto che sia possibile, priego V. S. et supplico che, poichè la Scanderbeide della S.ra Margherita, già copiata del tutto, sta in procinto d'inviarsi a V. S., ricevuta che l'habbia, a rivederla con ogni diligenza, et pregar anco il S.r Nori a fare il medesimo; chè, oltre alla S.ra Margherita, obligheranno ancor me con tal legame, che, per la testimonianza della detta Signora senza dubio, et per la mia forse anco, dalla memoria degli huomini mai non si scancellerà: tanto in me la grandezza del desiderio inalzerà la bassezza dell'ingegno.
Et per fine, pregando V. S. molto Ill.re a conservarmi in sua gratia, le bacio le mani con ogni affetto di cuore, come ancor fo al S.r Nori; et Dio N. S. le conservi lungamente et feliciti.
Di Roma, a dì 11 di Novembre 1611.
Di V. S. molto Ill.reSe.re Devotiss.o
Luca Valerio.
Dum radio, Galilee, tuo coelum omne retectumSpectat, et insolito murmure Terra fremit,
Quod contra tempus solido non aere resistit,
Aeterna in fragili stat tibi fama vitro(682).
Fuori: Al molto Ill.re S.r et P.ron mio Col.moIl S.r Galileo Galilei.
Firenze.
605*.
DARIO TAMBURELLI a CRISTOFORO GRIENBERGER in Roma.
Parma, 11 novembre 1611.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XV, car. 45. - Autografa. Sul tergo, accanto all'indirizzo, si legge, di mano di GALILEO: P. Dario Tamburelli. A GALILEO la presente fu inviata dal GRIENBERGER con la lettera del 5 febbraio 1612.
Molto R.do in Christo P.re,
Pax Christi.
Già che il Sig.r Galileo hebbe per mezzo mio, ma senza mia colpa, il Problema fatto in Mantova(683), m'è parso bene indrizzar a V. R. queste poche righe, qui incluse, acciò per mezzo mio sappia quanto qui in Parma lo stimiamo e riveriamo; e V. R. mi farà gratia a mandarglile.
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