Il Card.le dal Monte.
Fuori: All'Ill. Sig.orIl Sig.or Galileo Galilei.
Fiorenza.
609**.
MARCO WELSER a GIOVANNI FABER in Roma.
Augusta, 18 novembre 1611.
Arch. dell'Ospizio di S. Maria in Aquiro in Roma. Carteggio di Giovanni Faber. Filza 419, car. 149. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.ore
Certi miei amici hanno osservato col tubo ottico(690) certe macchie apparenti nel sole con tanta conformità, che le tengono per cosa indubitata: ma avertisca V. S. che dico apparenti, non esistenti nel sole, perchè con certi buoni argomenti si persuadono che siano stelle, che, per esser di sotto o a canto del sole, incorrendo nella linea nostra visuale, faccino tal mostra. Desidero sapere se costì ci è nova di questo, et se alcuno ne ha fatto osservationi....
610*.
GIULIANO DE' MEDICI a BELISARIO VINTA in Firenze.
Praga, 21 novembre 1611.
Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea 4366. - Autografa la sottoscrizione.
Ill.mo Sig.re mio Oss.mo
Mi vien di nuovo ricordato di Sua Maestà Cesarea quegl'occhiali et vetri del Galileo, che scrissi a V. S. la settimana passata; che per sodisfare tanto più a questa voglia di Sua Maestà, se parrà così a V. S., si potranno facilmente mandare per la posta, nella stessa forma che si fa delle cassette d'olii. Et V. S. da questo potrà giudicare l'humore dell'Imp.re, di attendere in questi frangenti a queste cose et stare sul volere impedire i maritaggi, come le scrissi la settimana passata. Et nuovamente è arrivato dell'Imperio un alchimista(691), col quale sta tutto il giorno in quel tempo che egli non sta travagliato dal timore d'un successore.
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