E qui restando, le bacio con ogni affetto maggiore le mani(729).
Di Acquasparta, li 24 di Decembre 1611.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.re Devotiss.mo et Aff.mo
Franc.o Stelluti.
630.
[CRISTOFORO SCHEINER] a MARCO WELSER [in Augusta].
Ingolstadt, 26 dicembre 1611.
Cfr. Vol. V, pag. 28-31 [Edizione Nazionale].
631**.
ANTONIO SANTINI a GALILEO in Firenze.
Lucca, 29 dicembre 1611.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VIII, car. 71. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Dopoi che ritornai di Sicilia, che fu con le galere di cotesta A. S., sopra le quali quasi naufragammo, sono stato tanto impedito, che mi sono astenuto di far mio debito con li amici e patroni, particolarmente con V. S. in non salutarla et rinovarli la memoria della mia servitù. Lo faccio hora con l'occasione di annunciarli le Sante Feste et il bon Capo di anno, desideroso di servire a V. S., sicome me ne trovo molto obbligato.
Mi vo persuadendo che V. S. havrà ridotto a perfettione quell'opere sue, o bona parte, e che dovrà publicarle, come si desidera dalli curiosi, ma più da' partiali servitori suoi, come professo essere io. Havrò però caro sentire da lei ciò che vada fabricando a benefitio della republica litteraria. Li do poi nova che in Palermo mi fu parlato da alcuni cavalieri e signori principali del suo occhiale; ove mi piace, si faccia il nome suo segnalato.
Mi favorisca V. S. di avvisarmi che nuove tiene del Keplero, e se sa alcuna cosa di una opera che faceva circa un anno fa De Hypparchi observationibus(730), chè questo mi pare il titolo, se la memoria male non mi serve.
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