Haverò particolar gusto di sentire la sua salute, e che l'aria natia li prohibisca quelle indispositioni che fra l'autumno et il verno lo impedivano in Padova. Faccio reverenza a V. S., b. le mani con ogni affetto.
Di Lucca, a' 29 Decembre 1611.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Ser.re Paratiss.oAntonio Sant.ni
Fuori: Al molt'Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.moIl [S.r] Galileo Galilei, in
Firenze.
632**.
DOMENICO PASSIGNANI a GALILEO in Firenze.
Roma, 30 dicembre 1611.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VIII, car. 75. - Autografa.
Molto Ill.re S.r et P.ron mio Oss.mo
Credo che dal S.r Cigoli li sarà stato fatto molte reverenze et baciamani in mio nome, da poi che la si partì di qua, sì come da esso mi è stato dato nuova di lei, et che la va tirando avanti li sua studi; et anchora ho visti alcuni sua scritti sopra la luna, drizati al P. Panberger(731), veramente molto bene esplicato il suo pensiero, cosa che ho sentito molto gusto.
Credo che il S.r Lodovico li averà scritto, come con un mio ochiale ho fatto alcune osservationi di nobi nel sole, li quali in questa ne mando copia a V. S.(732); dove la vedrà il giorno et l'ora che sono visti. Ora io li ò mostri alli Padri Panbergero et Malcotto(733), li quali dicano che si vedano, et mi ànno ditto come posso sofrire la vista del sole: li ò ditto che avanti il vetro piccolo ci metto un vetro azurro, che mortifica il calore del sole. Ora vorrei si degnassi vederli, et ancora avisarmi se con le sue osservationi si riscontrano, et dove manchano, che mi sarà gratia.
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