Le baccio le mani, con annunzio di felice capo d'anno, et la prego che, uscendo le sue osservationi nuove, non lasci di farmene parte.
Di Augusta, a' 6 di Genn.o 1612.
Di V. S. molto Ill.e et Ecc.maAff.mo Servit.e
Marco Velseri.
Fuori: Al molto Ill.e et Ecc.mo S.or mio [Oss.]moIl S.or Galileo Galilei.
Firenze.
638*.
MARCO WELSER a GIOVANNI FABER in Roma.
Augusta, 6 gennaio 1612.
Arch. dell'Ospizio di S. Maria in Aquiro in Roma. Carteggio di Giovanni Faber. Filza 419, car. 152. - Autografa.
Molto Ill.e et Ecc.mo S.ore
Il tempo et le occupationi non mi permettono di allargarmi; però le dico solo, che per mano de' miei nipoti V. S. riceverà certe osservationi solari, quali forse non sarà discaro di vedere all'Ecc.mo S.or Marchese Cesis. Io me ne feci beffe da principio; ma confesso di restar convinto. Aspetto con desiderio ciò che ne dirà il S.or Galilei, quale so che n'hebbe qualche odore; ma la diligenza del mio amico(740) parmi sia passata assai avanti. Iddio la feliciti.
Di Augusta, a' 6 di Genn. 1612.
Di V. S. molto Ill.e et Eccma
Aff.mo Servit.eMarco Velseri.
Fuori: Al molto Ill.e et Ecc.mo S.or mio Oss.moIl S.or Gio. Fabri, Medico et Semplicista di N. S.
Roma.
639**.
FEDERICO CESI a GIOVANNI FABER in Roma.
Acquasparta, 7 gennaio 1612.
Arch. dell'Ospizio di S. Maria in Aquiro in Roma. Carteggio di Giovanni Faber. Filza 423, car. 139. - Autografe le lin. 5-6 [Edizione Nazionale].
.... Nel particulare che detto S.r Velsero scrive(741) havere inteso del S.r Galilei, come lo reputo malignità inventata da emoli, così lodarei, con l'istessa dubitatione, che lei, com'amico, ne avisase il S.r Galilei, et nel rispondere al S.r Velsero tenesse l'isteso modo, sperando che presto si chiarirà della verità.
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