Mandai il S.r Stelluti, dichiarato procuratore de' Lincei; et conoscendo che primieramente detto Porta desiderava, alcuni suoi amici et compatrioti fossero ammessi tra di noi, scrissi a V. S. il tutto(807), et le proposi le persone ch'io intendevo et loro qualità, per sentirne il suo parere; et dissi al Stelluti che, non scrivendoli altro in contrario, sentita bene la volontà delle persone, se se li faceva istanza et fretta, avanti la sua partita gl'ammettesse, sodisfacendo apieno le loro buone qualità. Questi erano: Il S.r Nicol'Antonio Stelliola, medico, filosofo e matematico di gran dottrina et inventione, raro nel'architettura, erudito di lettere greche, che già ha composto molti libri di proprio e non alieno intelletto, e di continuo fatiga operando e scrivendo; il Sig.r Fabio Colonna, erudito anch'egli di belle lettere latine et greche, et d'esquisitissimo giuditio sopra le cose naturali e cognition d'esse, massime delle piante, come si vede per doi suoi libri stampati; possiede anco assai bene le mechaniche et spiritali, et è buon iurisconsulto, che questo anco pol giovar nella attiva; il S.r Filesio Costanzo della Porta, nipote del S.r Gio. Batta, giovane di 18 anni, di buon ingegno et ottima natura, che segue i vestigi del'avo, et perciò egli se l'ha eletto et lo fa studiare ferventemente; poi anco il S.r Don Diego d'Urrea, cavalier nobile et di dottrina non ordinaria, poichè, oltre la filosofia et buona cognition d'altre scienze, ha compitamente la lingua arabica, persiana et turchesca; fu prima secretario del re di Fez, hora è di quello di Spagna di dette lingue, provigionato di cinque mila S. l'anno, come mi scrivono.
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