Pregai V. S. di subita risposta, come ricercava il negotio; non capitò, nè sin hora, ancorchè reiterassi, ho visto altra sua che la sopradetta. Ricevè adunque il S.r Stelluti, non parendoli bene il trattenere, essendo già di ritorno, dopo essersi trattenuto in Napoli quasi un mese. Hora m'ha riferto, che oltre la connumeratione di questi tali, il Porta ha trattato seco molti particolari, che non scrivo hora per non allungar tanto questa: li saprà di mano in mano: solo dirò ch'il principale è ch'instantissimamente dimanda, si facci quanto prima il Liceo di Napoli, per avviarlo lui, promettendo donarli tutta la sua libraria et studio; onde, per dar sodisfattione a lui et principio al'opra in così buona occasione, ho scritto al Porta che con l'altri Lincei di là cerchi sito o luogo fatto a proposito nostro, et trovatolo avisi, che io mandarò subito il Stelluti a comprar et dar l'ordini necessarii(808). Mando copia di doi lettere di nuovi Lincei(809); l'altre, una è in Arabico, l'altra non ha cosa di particolare, essendo di ringratiamenti et offerte. Scorgerà V. S. qualch'indicio del'ingegno di questi doi, seben forse dal nome che hanno et dalli scritti li conosce; et possiamo di tutti certo haver gusto, chè non mancaranno di farsi honore.
Ho visto con altrettanto gusto quello V. S. scrive del libro del S.r Lagalla, con quanto dispiacere vidi l'istesso libro(810), et principalmente il titolo, che voleva la modestia istessa, oltre la verità, che fosse in altra maniera, et io le ne haveo più volte parlato molto, conforme a quello che V. S. hora ne scrive, et propostole obiettioni a sufficienza: hora le mostrarò l'istessa sua lettera per compimento.
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