61. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio,
Ricevo grandissimo disgusto il sentire la sua indisposizione: però la prego nel miglioramento a darmene nuova. Feci le scuse con tutti: con la Sig.ra Margerita(819), la quale rispose lo vegga a suo comodo(820), dispiacendoli il suo male; et con il Padre Granbergero(821), et ancho egli li risponda a sua commodità; et il Sig.r Luca(822) è tutto suo, et così il Sig.r Passigniani; et io sto aspettando a suo comodo la lunga lettera promessami intorno al Copernico.
Non credo avere scritto a V. S. come io ò uno ochiale, et è assai buono, tanto che veggo da Santa Maria Maggiore l'orivolo di S.o Pietro, la lancetta dello orivolo, ma i numeri del'ore non così distinte et intelligibile come vedevo con il suo; però se mi à da dare qualche avertenza di più squisitezza, me ne avisi. La luna la veggo benissimo, e nel dintorno, pur di verso la parte luminosa, qualche inegualità: le stelle di Giove me le mostra benissimo; Saturno non lo conoscho, nè Venere non l'ò provata. Del vedere de' paesi come Fraschati, che ci è 10 miglia(823) o 12, si vede non solo le porte e le finestre, ma in sulla porta di Fraschati gli huomini, ma confusi; et Tigoli, che ci è da 16 o diciotto miglia, le porte e finestre scolpite, attale che mi par sia assai buono. Le machie del sole, con il vetro biancho piccolo non potevo fissar l'ochio, che mi lagrimava; ma poi cor un vetro verde grosso, et perchè è incavato, come il biancho, ve ne pongo sopra uno altro piano, similmente verde, di maniera che non mi dà fastidio niente attutte l'ore il guardarlo: et per la commodità a Santa Maria Maggiore ò fatto queste 26 osservazioni incluse.
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