Li mando queste poce osservazioni: non so se saranno bene agiustate, perchè il non le vedere tutte in una ochiata mi arà fatto forse male agiustare: però pigliate la buona voluntà, et ricordatevi della promessa della lettera. Et intanto mi favorischa al gentilissimo S. Filippo Salviati et al Sig.r Iacopo Giraldi fare un baciamani: et con questo pregho Dio, li recuperi la sanità et le dia forze del condure l'opere affine, per gloria sua et utile publico.
Di Roma, questo dì 23 di Marzo 1612.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maServitore Aff.mo
Lodovico Cigoli.
Fuori: Al molto Ill. et Ecc.mo Sig.or mio Oss.moIl Sig.or Galileo Galilei.
Fiorenza.
[vedi figura 666b.gif]
667**.
MARCO WELSER a GALILEO in Firenze.
Augusta, 23 marzo 1612.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. III, T. X, car. 53. - Autografa.
Molto Ill.e et Ecc.mo S.or Oss.mo
Scrissi a V. S. a' 6 di Gennaro(824), con mandarle certi brevi discorsi sopra le macchie solari, et supplicarla del suo parere. Ma perchè non mi capitò mai risposta, cosa molto insolita alla sua amorevolissima cortesia, sto in dubbio che stanti le presenti strettezze, per causa della sanità, o il mio piego o la sua risposta si sia smarrita. Però torno a pregarla, se questi fogli stampati sotto nome di Apelle le sono pervenuti, o col mio piego o per via di altri amici, poichè ne sono andate molte copie in Italia, la mi faccia grazia di dirmene liberamente il suo parere, se giudica tali macchie stelle o altro, dove crede siano situate, et quale sia il lor moto. Il mio amico si trova molto impacciato che dette macchie non tornino; però mi scrive con sua di 19 stante:
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