Nè questa essendo per altro, me le raccomando in gratia, e le prego dal S.re Iddio ogni contento.
Di Bologna, il dì 21 Maggio 1612.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maAffett.mo Ser.re
Gio. Lodovico Ramponi.
Fuori: Al molt'Ill.re et Ecc.mo Sig.r et Padron Oss.moIl Sig. Galileo Galilei.
Fiorenza.
680*.
GIULIANO DE' MEDICI a BELISARIO VINTA in Firenze.
Praga, 21 maggio 1612.
Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea, 4366. - Autografa la sottoscrizione.
.... L'agente del Duca di Sassonia diceva al Segretario d'havere ordine dall'Elettore suo Padrone di cercare degl'occhiali del Galileo, et domandava che modo s'havrebbe havuto a tenere per comprarne; sichè se fosse commodità a V. S. di mandarne, si può credere che sarebbe cosa gratissima a cotesto Elettore....
681.
GALILEO a FEDERICO CESI [in Roma].
Firenze, 26 maggio 1612.
Riproduciamo questa lettera, della quale non conosciamo alcuna fonte manoscritta antica, dalle Lettere memorabili, ecc. (citate nell'informazione premessa al n.° 675), pag. 34-36, dove vide per la prima volta la luce. Una copia di mano del sec. XIX è nella Bibl. Naz. di Firenze, Mss. Gal., Par. VI, T. VI, car. 29-30.
Ricevei la scatola con la scrittura(855), circa la quale ho per mio sommo honore esequito quanto V. E. comandava; e per il presente procaccio doverà riceverla ben conditionata, havendogliela io consegnata in propria mano e caldamente raccomandata. Sto con desirio aspettando le cose del Signor Persio(856) per vederle e sentire quello che il Peripato ne dirà; ma dubito che hor mai sia, non dirò per rimoversi dall'ostinatione, ma per ammutirsi, chè così mi pare che faccia in proposito delle macchie solari.
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