Procuri V. S. la sanità et mi commandi. Bacio a V. S. le mani.
Di S. Polo, li 20 di Giugno 1612
Di V.S. molto Ill.e et molto Ecc.te
Aff.mo per ser.1a sempreFed.co Cesi, Mar.se di Mont.li
Fuori, d'altra mano: Al molt'Ill.re et molto Ecc.te Sig.r Oss.moIl S.or Galileo Galilei, a
Firenze.
704*.
PAOLO GUALDO a GALILEO in Firenze.
Padova, 22 giugno 1612.
Bibl. Naz. Fir. Nuovi Acquisti Galileiani, n.° 9. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Hor hora ho recevuto la lettera di V. S. qui in casa del S.r Baldino(913), in casa del quale ho pransato con Mons.r Nuncio di Venetia, con 'l quale io son stato quattro o cinque giorni a Liviano, senza il detto S.r Baldino; il quale si ritruova in letto con un poco di febre catedrale già sei o sette giorni, con una tosse assai fastidiosa, ch'è cagione, per quanto m'ha detto, che non può solecitare il negotio di V. S., di riscuotere quei quattrini di ragione di V. S.
Ho havuto lettere dal S.r Velsero, il qual mi scrive che harrebbe fatto stampar la sua scrittura se non fusse stata volgare(914), poi che quei stampatori non sanno stampare in tal lingua. Quella copia che mi mandò il Cl.mo Sagreo è in mano di questi che di queste materie hanno gusto, e non la posso recuperare: credo che la copiano, sì come il suo libro dell'acqua(915) va pur per le mani di tutti questi filosofi; ma stanno chiotti nè ardiscono parlare, se non che bisognerebbe venire alla pratica delle cose che ella sottilmente discorre(916), molte delle quali senza la pruova non vogliono concedere.
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